Artwork
Civitas Cosimi
Dai documenti d’archivio all’immagine fotografica
Progetto fotografico Roberto Ridi - Direzione artistica e scenografie Leonello Balestrini - Progetto storico e archivistico Gloria Peria
Civitas Cosimi
Ispirate dai documenti conservati negli Archivi storici elbani e fiorentini, le immagini, dei veri e propri tableaux vivants, sono state realizzate nei luoghi più significativi della Portoferraio medicea. Accuratamente studiate nella scelta dei costumi, degli oggetti, degli arredi e dell’utilizzo delle luci naturali che rievocano le suggestioni dell’arte rinascimentale, le fotografie illustrano diverse situazioni della civitas Cosimi ovvero dell’abitato di Cosmopoli/Portoferraio non ancora organizzato come vera e propria città. Si riferiscono, pertanto, al periodo compreso tra la fondazione di Portoferraio avvenuta nel 1548 per volontà del Duca Cosimo I de’ Medici e la morte di quest’ultimo, avvenuta nel 1574. In questo stesso anno la città, ormai sufficientemente popolata grazie ai privilegi e alle esenzioni concesse dal Duca, ricevette lo Statuto mediceo che ne avrebbe regolato per due secoli la vita politica e sociale.
Civitas Cosimi
di Francesca Lampredi
Cosmopoli è la città che Cosimo I de’ Medici fonda nel 1548: una roccaforte inespugnabile dalla posizione strategica sui traffici marittimi, un Kosmos di ordine e razionalità, ma anche un microcosmo animato da una cittadinanza eterogenea. Roberto Ridi traduce questa complessa mescolanza in Civitas Cosimi, attraverso un’importante collaborazione con l’architetto Leonello Balestrini e l’archivista Gloria Peria, nella sapiente selezione di volti autoctoni e adottivi dell’Elba, di scenari e di fonti storiche. Trionfali tableaux vivant illustrano episodi storici che rappresentano la nascita della Portoferraio medicea fino al 1575, divulgando l’idea di armonia e di ordine promossa da Cosimo I nella creazione di una civitas che sia anche culla culturale e artistica. Questo aspetto si traduce proprio nella compenetrazione tra fotografia e pittura. Attraverso la luce naturale supportata da torce, fuoco e lucerne l’autore rende l’immagine fotografica dotata della stessa trasparenza della pittura a olio dei grandi maestri del seicento. La luce di taglio svela gli scenari e la maraviglia dei nuovi cittadini che assistono alla nascita dell’urbe.
Da figure corali nelle scene dei tableaux vivant, gli abitanti dell’antica Portoferraio assumono il ruolo di protagonisti assoluti nei tondi. Questi formati tipicamente rinascimentali vengono adottati per la ritrattistica e le scene di genere. Ridi dimostra il suo interesse etnografico per l’individuo anche in contesti picareschi e illustra una cittadinanza davvero variegata dove si mescolano più fonti figurative.
La rappresentazione dei nobili è solenne, richiama l’iconografia del ritratto cinquecentesco della corte medicea con sfondi senza tempo che sottolineano i cromatismi del panneggio e l’incarnato dei soggetti.
Si contrappongono a queste figure severe e eteree quelle del mondo domestico, fortemente sinestetico per la luce caravaggesca e l’impostazione compositiva vicina alla scuola di Utrecht e a Dirck van Baburen nel microcosmo dei diseredati e dei tre loschi figuri che emergono dall’oscurità. Questi ultimi rappresentano l’antitesi all’ordine e alla razionalità del Kosmos, il Chaos presente in ogni civiltà. Intenzione dell’autore è infatti quella di indagare su un’umanità, i cui archetipi si rivelano assolutamente universali.
La mostra é stata inaugurata il giorno 18 maggio 2019 presso il Centro Congressuale De Laugier a Portoferraio in occasione dei festeggiamenti del cinquecentenario dalla nascita di Cosimo I De Medici.
La mostra composta di 7 grandi tableaux della dimensione di circa 4×3 metri e di 9 tondi del diametro di 140 cm è stata resa permanente ed é tuttora in esposizione.
Hanno partecipato: Giovanni Balestrini, Maria Balestrini, Maria Gabriella Bassani, Antonio Berti, Anna Bigeschi Della Serra, Federico Buoncristiani, Massimo Buono, Virginia Campidoglio, Vittorio Campidoglio, Marilva Carletti, Luciano Carzanica, Serenella Ceccherelli, Cristina Corsi, Sara Di Meo, Rodolfo Ercolani, Pino Fabbri, Simona Frizzi, Stefano Luzzetti, Marco Malacarne, Doriana Mangini, Marco Marinari, Sofia Marini, Gloria Marzolla, Stefania Mazzarri, Stefano Nocentini, Renato Paolini, Cristina Parrini, Manuele Parrini, Paolo Parrini, Selene Parrini, Gaetano Piana, Pierlaura Prediletto, Chiara Puddu, Fabio Punis, Lorenzo Ridi, Gino Russo, Alessandro Sardi, Rolando Scarpa, Marina Segnini, Tatiana Segnini, Benedetta Serena, Roberta Traverso.